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giovedì 2 aprile 2015

CHE FINE FARANNO I PAZIENTI PSICHICI DEGLI OSPEDALI GIUDIZIARI?

Il 31 MARZO è il giorno in cui si sarebbero dovuti svuotare – questo prevede la legge – i sei ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), l’ultima frontiera degli internati, coloro che, colpevoli di un reato ma inadatti per problemi psichici a scontare la pena in galera, sono finiti in una struttura carceraria gestita dalle Asl. Polizia penitenziaria e infermieri insieme, sbarre e antidepressivi (in misura molto maggiore rispetto ai normali istituti detentivi, dove pur se ne abusa). 
Una tortura, ha decretato l’Europa più volte e confermata dalle ispezioni nel 2010 che trovano anche pazienti legati al letto con un buco nel mezzo per feci e urine. Una vergogna da chiudere, anche secondo l’ex presidente della Repubblica, Napolitano. 
Le uniche decisioni prese dal governo sono la chiusura degli Opg, dando il tempo alle Regioni di adeguarsi, e aprire i Rems.

Cosa sono i Rems?




I rems sono residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria, senza più sbarre o poliziott, ma strutture dedicate ai pazienti sotto l’esclusiva gestione delle Asl. Ogni residenza avrà 20 pazienti.
   
Ma come al solito lo Stato e le Regioni non sono pronte. Non vi è personale specializzato e le strutture non sono state ancora costruite. 
Eppure ogni Regione, dopo aver ricevuto decine di milioni di euro dallo Stato (con un decreto ministeriale del dicembre 2012), volendo fare le cose in grande non ha terminato il proprio lavoro e i pazienti verranno trasferiti un pò e un pò là. Dal giorno della scadenza gli ex manicomi giudiziari non accetteranno nuovi ingressi. 
«Ci sono centinaia di malati psichici che non possono ancora essere trasferiti perché non si sa ancora dove mandarli... sono un po’ sfiduciato», ha allargato le braccia Santi Consolo, capo del Dipartimento della polizia penitenziaria. Nessuno stravolgimento, dunque, ma una lenta rivoluzione. Nei prossimi mesi, gli internati torneranno nelle Regioni da cui provengono, presi in carico dalle Asl. Dovrebbero andare nelle Rems, cioè le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, luoghi meno afflittivi degli ospedali giudiziari. Ma ci vorranno dei mesi.

Di quante persone parliamo (perchè sempre di persone stiamo parlando)?
   
Gli internati negli Opg sono poco più di 700 (761 il 30 novembre 2014, e poi in calo grazie alle alternative psichiatriche garantite dalle stesse Regioni) e tra loro, sostiene sempre l’Organismo di controllo, oltre 450 sono stati dichiarati dimissibili a partire dal primo giugno dello scorso anno. Si tratterebbe, dunque, di trasferire circa 350 persone, considerate ancora pericolose socialmente e bisognose di assistenza residenziale. 

Ad oggi solo 6 hanno fatto le valigie ma il processo sarà lento e pronta arriva la risposta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando: «Non speculate su questo tema perché è facile dire che si liberano persone pericolose, ma tutto questo non è vero. Passiamo dall’internamento alla cura. Non è poco».

Quali Regione sono più coinvolte?

Il Piemonte, per esempio, che ha previsto di costruire due strutture residenziali in provincia di Biella e di Alessandria. Costo totale: 12,6 milioni di euro per 70 posti letto (quando gli internati non dimissibili sono meno di 20). Tempi di realizzazione: 24 mesi. 
In Lombardia, nell’ attesa che vengano realizzate tre strutture nuove e venga riqualificato l’Opg di Castiglione delle Stiviere (costo totale: 34 milioni di euro per 240 posti letto), accoglie anche i pazienti della Valle d’Aosta e del Piemonte. 
Sei sono gli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani, Opg: Montelupo Fiorentino, Aversa (Caserta), Napoli, Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere (Mantova) e Barcellona di Pozzo di Gotto (Messina). 

Nel Lazio il Presidente della Giunta Regionale Nicola Zingaretti e il Ministro della giustizia Andrea Orlando anno inaugurato a Pontecorvo la prima Residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria (REMS). La prima fase del progetto REMS prevede l’attivazione di quattro sedi provvisorie:
  • Pontecorvo: questa struttura è un ex SPDC, servizio psichiatrico di diagnosi e cura. Sarà operativa da oggi e avrà 11 posti letto per pazienti donne. Il personale, in attesa dello svolgimento del concorso, è stato selezionato tra i dipendenti della Asl di Frosinone ed è stato adeguatamente formato per poter accogliere e assistere i pazienti che saranno trasferiti dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere e dalla Casa di Cura e Custodia di Solliciano.
  • Ceccano: questa struttura prevede 20 posti letto maschili. I lavori sono in corso e la loro conclusione è prevista entro il mese di aprile.
  • Subiaco: questa struttura prevede 20 posti letto maschili. I lavori sono in corso, apertura fine aprile.
  • Palombara Sabina: questa struttura prevede 28 posti letto maschili. Lavori in corso così come le procedure di selezione del personale.
La seconda fase vedrà l’attivazione delle tre REMS definitive (Rieti, Ceccano e Subiaco). Il tempo stimato per le aperture delle definitive va da un minimo di un anno ad un massimo di due anni:

Ciascuna REMS dovrà essere dotata di un totale di 27 operatori: 12 infermieri, 6 operatori sociosanitari, 2/5 medici psichiatri, 1 tecnico per la riabilitazione psichiatrica, 1 psicologo, 1 assistente sociale, 1 amministrativo.






Fonte: Corriere della Sera e il Fatto Quotidiano 
Antonio Castaldo
Andrea Pasqualetto

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