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lunedì 14 marzo 2016

L'APPROCCIO STRATEGICO INTEGRATO

IL MIO MODELLO

La terapia strategica integrata nasce negli anni '90 e viene ufficializzata nel 2003 con la nascita della Scuola di Psicoterapia Strategica Integrata di Roma. 
La terapia breve strategica si caratterizza dal fatto che il terapeuta, durante i suoi interventi, si assume la responsabilità di influenzare attivamente e in modo diretto il comportamento del paziente (Haley,1963). 


Il terapeuta, nelle prime fasi, è orientato all’estinzione del sintomo e alla risoluzione del problema.
Il paziente partecipa insieme al paziente nel processo di cambiamento.
Uno dei più grandi autori di riferimento della terapia strategica è Milton Erikson 
soprattutto
      - nell'utilizzo di un modello non patologico inteso come non etichettamento del paziente in una categoria diagnostica. Categorizzare il paziente in una classificazione diagnostica non è d’aiuto alla relazione, non ci permette di comprendere la complessità e la realtà del paziente e inoltre non aiuta la persona ad uscire fuori da quella descrizione di sé.

     - Valorizzazione delle risorse della persona.

-    - Utilizzazione di ogni esperienza portata in terapia dal paziente.
-    - Impegno del paziente a rendersi attivo fuori dall’orario delle sedute attraverso esercizi e prescrizioni.
-    - Intervento pianificato e personalizzato per ciascun paziente. 
 
Secondo il modello strategico il problema portato dal paziente può essere sintetizzato in tre punti:
-    La permanenza di un problema nella vita attuale di un paziente è sostenuta da comportamenti presenti e attivi nel contesto in cui egli vive;
-    Questi comportamenti coincidono spesso con le soluzioni tentate dal paziente- e/o dalle persone con le quali intrattiene rapporti significativi- per risolvere il suo problema;
-    L’obiettivo del cambiamento sono le soluzioni tentate (Watzlawick et al. 1974).

Nelle successive formulazione si aggiungono altre fasi che guidano il processo terapeutico al problem solving strategico. 

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